Nel cuore del Molise, laddove la storia abbraccia il presente e il futuro si dipana con promesse di innovazione, si cela un tesoro spesso trascurato: i patrimoni immateriali. Questi tesori intangibili, custodi di tradizioni, storie e culture millenarie, sono stati al centro di un progetto unico nel suo genere, nato dalla collaborazione tra le scuole superiori della regione e l’Università del Molise.
Martedì 16 aprile, infatti, nell’Aula Magna dell’Ateneo molisano, si è svolto l’incontro conclusivo del Percorso per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO) dedicato all’educazione ai patrimoni bioculturali e alla consapevolezza del valore delle eredità culturali materiali e immateriali tra le studentesse e gli studenti come modalità di orientamento alla ricerca e alla documentazione nella formazione superiore. Un percorso importante nell’ambito del REIM, il Registro delle Eredità Immateriali del Molise, progetto di mappatura e inventario delle eredità immateriali del Molise, iniziato nel quadro del progetto Interreg 3C, coordinato a livello regionale dalla Regione Molise e divenuto poi Inventario partecipato delle Eredità Immateriali del Molise riconosciuto e interoperabile anche per la Soprintendenza e per l’Istituto Centrale del Patrimonio immateriale del Ministero di Cultura.
Il progetto di collaborazione con le scuole è stato concepito con l’obiettivo di valorizzare e preservare le ricchezze culturali e storiche del Molise, coinvolgendo attivamente gli studenti delle scuole superiori e i loro docenti, coadiuvati da personale dell’Università del Molise, guidato dalla professoressa Letizia Bindi, che da tempo lavora al REIM.
La fase iniziale del progetto ha visto gli studenti delle scuole superiori immergersi nelle comunità locali del Molise, conducendo ricerche approfondite sulle tradizioni, le arti, la musica, la gastronomia e le pratiche culturali che caratterizzano la regione. Attraverso interviste, esplorazioni sul campo e documentazione multimediale, gli studenti hanno raccolto una vasta gamma di conoscenze e esperienze legate ai patrimoni immateriali del Molise.
Gli studenti che hanno partecipato appartengono al Liceo Galanti e al Liceo Artistico di Campobasso e all’istituto Boccardi di Termoli. L’attività ha riscosso grande apprezzamento con 10 classi coinvolte e circa 200 studenti e studentesse per un totale di 21 schede.
La fase finale del progetto ha visto gli studenti presentare i loro lavori davanti a una vasta platea. Le presentazioni sono state un’occasione per celebrare il lavoro svolto dagli studenti e per evidenziare l’importanza della collaborazione intergenerazionale e interistituzionale nella salvaguardia dei patrimoni culturali.
Questa azione formativa è stata sviluppata a partire da novembre 2023 e oggi, data la sua efficacia e intensità di scambi e approfondimento, è stata scelta dal POT L1/L20 sui patrimoni culturali come azione di sistema e si condensa nella redazione di un archivio partecipativo dei beni culturali e nel lessico del patrimonio culturale prevista a livello trasversale.
L’evento di presentazione non è stato solo un momento di condivisione dei risultati, ma anche un’opportunità per promuovere il dialogo e lo scambio di idee tra le diverse realtà del Molise. Gli studenti hanno potuto condividere le loro esperienze di apprendimento e le loro prospettive sul futuro della regione. Impegno che ha avuto il plauso dell’Università del Molise. “Con questi lavori abbiamo posto le basi per il futuro, per garantire la continuità e lo sviluppo dei progetti nel tempo” ha commentato, alla chiusura della giornata, la professoressa Bindi.
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